Forum della Settimana Santa a Sessa Aurunca

La Settimana Santa a Ruvo di Puglia (Bari)

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DiOnline
view post Posted on 19/3/2008, 10:13




E' iniziata con la processione della Desolata del venerdì di passione, la settimana santa ruvese.
Il vento ha accompagnato come ogni anno l'uscita della vergine, in cerca del figlio ai piedi della croce spoglia. La processione è stata curata dalla confraternita della Purificazione - Addolorata della chiesa di S. Domenico.
La statua della Desolata è una madonna vestita. E' stata realizzata all'inizio del 900 dallo scultore molfettese Corrado Binetti. La statua è realizzata in cartapesta per quanto riguarda il busto, le braccia, mentre è a gabbia lignea nella parte inferiore.
Per leggere la descrizione della statua e le foto della vestizione della vergine leggi qui: http://www.ibc.regione.emilia-romagna.it/virgo/petrarota.pdf, in particolare alle pagine 2, 3, 10, 11 e 12.

Il Video della Desolata

 
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sbastian
view post Posted on 7/4/2011, 15:12




Credo che un dettaglio sulle note storiche della Statua della Desolata nonchè sulla Processione sia di obbligo...

Sebbene non esplicitamente previsto dallo statuto del 1790, il culto della Vergine dei “Sette Dolori” introdotto dal Gesuita P. Domenico Bruno (fondatore del sodalizio), assunse importanza sempre maggiore tanto da soverchiare col tempo quello per il primo titolo della confraternita (Purificazione della Beata Vergine Maria). Nel 1833, con approvazione papale, al titolo della Purificazione venne aggiunto quello di “Addolorata”.
Nel 1893, con decisione assembleare del 19 febbraio, venne istituita la processione penitenziale della Madonna Desolata, da tenersi il venerdì precedente la domenica delle Palme, (il giorno cioè della festa dei 7 Dolori della Beata Vergine Maria, istituita da Papa Benedetto XIII nel 1727 ).
La Domenica precedente la processione si svolgeva, in chiesa, una vera e propria asta tra i confratelli, appositamente riuniti in assemblea per aggiudicarsi il diritto di organizzare e gestire la processione.
Il simulacro che attualmente sfila in processione, portato a spalla da 40 portatori che si tramandano da generazioni l’ambito privilegio, è costituito da un manichino a mezzobusto, infisso su un corpo di sostegno a gabbia, con braccia snodabili nel punto di attacco al tronco e nei gomiti. La testa e le mani, in cartapesta dipinta, vennero realizzate nel 1907 dal molfettese Corrado Binetti e andarono a sostituire le precedenti parti probabilmente in legno o terracotta. Anche la croce in legno venne sostituita da quella attuale costituita da una struttura in legno massiccio, rivestita in sughero. La madonna è rappresentata in posizione stante, da sola, ai piedi della croce senza cristo, dalla quale pende il bianco sudario. Il volto dalla bellezza nobile e delicata, gli occhi arrossati e le occhiaie illividite ma senza lacrime, rivelano un dolore esausto e rassegnato, quale si prova dopo lunghe giornate di sofferenza. Il manichino è vestito in gramaglie costituito da un corpetto, gonna e sottoveste in cotone, completati da un ampio velo in pizzo nero, orlato da gallone dorato. Tale abito di recente fattura (realizzato nel 1980) ha sostituito quello più antico in seta nera e interamente ricamato in oro con motivi floreali. La vestizione del manichino, con gli abiti della Processione, avviene il martedì della settimana che precede la processione, ed è una operazione, riservata a poche consorelle, che la eseguono a chiesa chiusa recitando il Rosario. A tale operazione non sono ammessi gli uomini, quasi si creasse un rapporto mistico tutto al femminile tra la VERGINE e le CONSORELLE.

 
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1 replies since 19/3/2008, 10:13   993 views
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